Le emozioni sono una reazione istintiva, immediata ed automatica a stimoli provenienti sia dal mondo esterno sia dal nostro mondo interiore.
Gli eventi e le situazioni della vita, in particolare quelle che ci toccano da vicino, così come i pensieri che affollano la nostra mente e i ricordi del passato, generano emozioni. Si tratta di un fatto del tutto naturale.
A tutti noi capita, nel corso della giornata, di provare più volte rabbia, paura, ansia, tristezza, gioia e felicità. E magari anche di passare da uno stato emotivo all’altro.
Ogni emozione, anche quella che genera maggior sofferenza, dal punto di vista biologico, ha una sua importante funzione. Pensiamo ad esempio alla rabbia. La rabbia ci serve per proteggere e difendere i nostri valori, i nostri cari, le cose a cui teniamo e, in definitiva, anche noi stessi. Tuttavia, la rabbia in eccesso, la rabbia trattenuta (rancore e risentimento) o una tendenza caratteriale alla rabbia diventano emozioni disfunzionali e amareggiano la nostra vita.
La paura è un’emozione di base perché è quella che ci permette di proteggerci e di difenderci dai pericoli. Immagina di trovarti di fronte ad un leone inferocito e affamato, cosa succederebbe se non provassi paura? Tuttavia, la paura diventa disfunzionale quando, ad esempio, stai facendo una tranquilla passeggiata in centro con un’amica e vieni colta da un terribile attacco di panico.
Anche la tristezza riveste un ruolo fondamentale. Se stai vivendo un lutto è del tutto normale e fisiologico provare tristezza, è l’unico modo che conosce il nostro organismo per chiudersi in se stesso, accettare quanto accaduto per poi riprendersi e andare avanti. Se però tendi a vivere nella tristezza, ben presto ne risentirà il tuo benessere psicofisico!
Secondo la visione olistica, ogni malattia nasce nell’anima come squilibrio tra ciò che siamo nel profondo, quella che è la missione della nostra anima, e ciò che invece ci costringiamo a fare – e ad essere – nella nostra quotidianità. Se partiamo dal concetto che ogni sintomo è un messaggio che viene in nostro aiuto per farci comprendere quello che ancora non va nella nostra vita, e ciò che possiamo fare per cambiare, allora ci renderemo facilmente conto che basta modificare la prospettiva da cui osserviamo il mondo per ritrovare quell’equilibrio tra mente, corpo e anima da cui ci siamo allontanati a causa di stress, tensioni, blocchi e insoddisfazione profonda.
Le emozioni possono divenire causa di malattia quando sono prolungate nel tempo, molto intense e, soprattutto, trattenute. Un’esplosione di collera finalizzata a difendere se stessi e i propri cari da un atto ingiusto è una manifestazione emotiva utile e sana. Diverso è il caso di un profondo rancore o risentimento protratto negli anni, mai manifestato e mai risolto.
Emozioni disfunzionali irrisolte e non rilasciate si accumulano nelle nostre cellule, nei nostri organi e nel nostro sistema mente-corpo fino a formare dei veri e propri blocchi energetici che, se non trattati adeguatamente, possono portare alla manifestazione di disagi di vario genere fino alla comparsa del sintomo vero e proprio.
Quando in Medicina Tradizionale Cinese si parla di organi e visceri, dobbiamo considerare che questo va molto oltre le strutture anatomiche descritte nella medicina occidentale. Si tratta infatti di un sistema molto complesso che unisce, in una visione prettamente olistica, fisiologia ed emozioni, soma e psiche.
Nella Teoria dei Cinque Elementi della Medicina Tradizionale Cinese ad ogni elemento corrisponde un organo yang, un viscere yin, una stagione dell’anno, un colore, un’emozione, un sapore e così via. Ciascuna coppia organo/viscere è considerata sede di un’emozione specifica nel suo aspetto luce e nel suo aspetto ombra. Inoltre, poiché il benessere psicofisico viene visto principalmente come mancanza di eccessi e perfetto equilibrio tra yin e yang, anche le emozioni positive, se in eccesso, possono danneggiare gli organi.
In Medicina Tradizionale Cinese alle 5 coppie organo/viscere corrispondono 5 stati emotivi, nel loro aspetto luce e nel loro aspetto ombra.
La coppia cuore/intestino tenue è associata, come emozioni luce alla gioia, all’allegria, all’amore incondizionato, alla felicità che però possono diventare, nel loro aspetto ombra, ansia e bramosia. In Medicina Tradizionale Cinese, la gioia, nel suo aspetto luce, corrisponde ad un pieno e totale stato di appagamento. Quindi, sempre in considerazione del raggiungimento di uno stato ottimale di equilibrio, benessere e armonia, anche l’eccesso di gioia non è visto come qualcosa di positivo in quanto danneggia il cuore. Una persona sovraeccitata dalla gioia può manifestare tachicardia, insonnia, agitazione e febbre.
La coppia milza/stomaco è associata, come emozioni luce al pensiero ragionato e alla riflessione, che però possono diventare, nel loro aspetto ombra, preoccupazione e pensieri ossessivi. La milza, infatti, nel suo aspetto luce è connessa alla capacità di apprendimento, alla concentrazione e all’abilità di memorizzare e mettere a fuoco le situazioni. Tuttavia, se si tende a rimuginare, a preoccuparsi e a pensare in modo ossessivo sempre alle stesse cose, diminuirà la capacità di concentrazione, calerà la memoria e si finirà per indebolire la milza.
La coppia polmone/intestino crasso è associata, come emozioni luce all’apertura e alla facilità nelle relazioni e, come emozioni ombra, alla tristezza, alla chiusura e alla depressione. Nel suo aspetto ombra, i polmoni vengono colpiti dalla tristezza che finisce per “soffocare” la persona impedendo un corretto scambio con il mondo esterno.
La coppia reni/vescica è associata, come emozioni luce alla sicurezza, all’autostima e alla forza di volontà e, nell’aspetto ombra, alle emozioni di paura ed impotenza. Se i reni sono in equilibrio dal punto di vista energetico, la persona avrà una buona resilienza e grande forza di volontà nel superare gli ostacoli e impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi. Un deficit dell’energia dei reni, al contrario, porterà al manifestarsi di paura e attacchi di panico anche nell’affrontare situazioni facilmente risolvibili.
La coppia fegato/vescicola biliare è associata, come emozioni luce alla gentilezza, alla dolcezza e all’accettazione e, nell’aspetto ombra, alle emozioni di rabbia, collera e alla difficoltà di accettare gli altri. La rabbia si può manifestare in diversi aspetti, dall’ira, al rancore, al risentimento, alla frustrazione, all’irritabilità. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese queste emozioni sono immagazzinate nel fegato e nella vescicola biliare. La rabbia irrisolta può causare, sul piano fisico, pressione alta e vertigini.
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