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Reiki e Scienza

La scienza spiega il Reiki

Tutti noi praticanti e insegnanti di Reiki conosciamo bene gli effetti e i benefici straordinari del Metodo Reiki su noi stessi e sugli altri. Ma qual è oggi il rapporto tra Reiki e scienza? In che modo la scienza spiega il Reiki? Vediamolo insieme riportando alcune importanti ricerche, esperimenti e studi sul Reiki!

Gli studi sull’efficacia
del Reiki

Reiki e scienza, quanto e in che modo sono compatibili? Molti sono gli studi effettuati sull’efficacia dei trattamenti Reiki, misurati sia in termini obiettivi, sia attraverso una autovalutazione dei miglioramenti ottenuti, soprattutto in termini di percezione del dolore e di qualità della vita.

Quando parliamo di efficacia dei trattamenti Reiki, occorre evidenziare come il Reiki Ryoho (Metodo Reiki) non sia volto tanto alla cura della malattia o del sintomo, quanto al trattamento della sua origine (energetica, emotiva o spirituale), al riequilibrio energetico e alla stimolazione delle capacità di autoguarigione dell’intero organismo.

"Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste."

Albert Einstein

Reiki, onde cerebrali e Risonanza di Schumann

In seguito a numerose verifiche effettuate con tecnologie di nuova generazione, la rigenerazione cellulare ottenuta grazie ai trattamenti Reiki è oggi documentabile.

Infatti, studi ed esperimenti svolti hanno confermato che l’effetto “terapeutico” esercitato da un praticante Reiki è dovuto all’emissione di biofotoni cerebrali e all’onda informativa delle simil-alpha.

Nell’articolo The Science behind Reiki, di cui riportiamo un estratto, Tamisha Sabrina, dell'UK Reiki Federation, ci parla di alcune ricerche molto significative in tema di Reiki e scienza, condotte a partire dagli anni ’80 del ‘900.

Già nel corso degli anni ’80, una ricerca indipendente condotta dal Dr. Robert Becker, professore di medicina alla New York University, e dal Dr. John Zimmerman, studioso dell’Università del Colorado, sugli effetti delle terapie energetiche come il Reiki, rivela che, durante il trattamento, non solo le onde cerebrali di praticante e ricevente si sincronizzano sullo stato alfa (8-13Hz), tipico del rilassamento e della meditazione, ma che pulsano anche all’unisono con il campo magnetico terrestre, noto come Risonanza di Schumann (7,83Hz). Secondo alcuni scienziati, gli esseri viventi che si sintonizzano con la sua frequenza guariscono naturalmente.

Ma il fisico e ricercatore statunitense Robert C. Beck va ancora oltre, studiando le attività delle onde cerebrali in diversi operatori Reiki mentre eseguono un trattamento. In tutti, le onde cerebrali registrate appartengono allo stato alfa, in media tra 7,8 e 8Hz. Da ciò, Beck giunge alla conclusione che, durante il trattamento, le onde cerebrali degli operatori si sincronizzano tra loro, e con il campo magnetico terrestre.

La connessione con il campo energetico universale

Durante un trattamento Reiki, il campo biomagnetico delle mani dei praticanti è almeno 1000 volte più ampio della norma, e questo non ha nulla a che vedere con la corrente interna del corpo.

Nel 1997, Tony Bunnell afferma che il collegamento tra i campi energetici del praticante Reiki e della Terra consente al primo di attingere alla fonte di energia infinita, o campo di energia universale, attraverso la Risonanza di Schumann.

Il Prof. Paul Devies e il Dr. John Gribben, ne In the Matter Myth del 1991, trattano la visione della fisica quantistica secondo cui tutto è connesso in una “rete vivente di interdipendenza”. Tutto ciò supporta l’esperienza soggettiva di unione ed espansione di coscienza riportata da coloro che ricevono regolarmente o si auto-trattano con Reiki.

Gli effetti delle onde cerebrali alfa

Negli anni ’70 del ‘900 si scopre che alcuni campi magnetici potevano favorire il processo di crescita nelle fratture ossee che faticavano a saldarsi. Viene quindi introdotta la terapia del campo elettromagnetico pulsato (PEMF - Pulsed electromagnetic field therapy) che prevede l’invio, nell’osso, di flussi di corrente elettrica alla frequenza di 7Hz attraverso un filo e delle bobine poste vicino alla frattura stessa, in modo da favorire la guarigione ossea. Questo è particolarmente interessante perché conferma che i campi magnetici pulsati possono favorire la guarigione di ossa, tessuti e altre parti del corpo.

Nel 1990 Zimmerman, negli Stati Uniti, e, nel 1992, Seto, in Giappone, approfondiscono l’espansione del campo biomagnetico pulsante emesso dalle mani dei praticanti di tecniche energetiche mentre eseguono il trattamento. Scoprono che le pulsazioni hanno le stesse frequenze delle onde cerebrali in un intervallo compreso che va da 0.3 a 30Hz, con una maggiore incidenza di 7-8Hz, che corrisponde allo stato alfa.

Ricerche mediche indipendenti hanno confermato che questo range di frequenze stimola notevolmente la guarigione nel corpo, e che frequenze specifiche possono essere impiegate per rigenerare determinati tessuti. Pensiamo ai macchinari per la fisioterapia e agli ultrasuoni basati su questi principi. Ma la cosa davvero interessante è che è stato documentato che i campi magnetici pulsati che fuoriescono dalle mani degli operatori Reiki hanno gli stessi intervalli di frequenza in grado di favorire la riparazione dei tessuti. Ad esempio, 2Hz favorisce la rigenerazione dei nervi, 7Hz lo sviluppo osseo, 10Hz la ricostruzione dei legamenti e 15Hz la formazione dei capillari.

Perché, nel Reiki, praticante e ricevente traggono entrambi beneficio dal trattamento?

Becker spiega che le onde cerebrali non sono solo confinate al cervello ma viaggiano lungo tutto il corpo attraverso il sistema perineurale rappresentato dalle guaine di tessuto connettivo che circonda tutti i nervi.

Durante il trattamento, queste onde partono come pulsazioni relativamente deboli nel talamo cerebrale del praticante e accumulano forza man mano che si espandono fino ai nervi periferici del corpo, incluse le mani. Lo stesso effetto si manifesta nel ricevente, e Becker afferma che è questo fenomeno, più di qualsiasi altro, a regolare la rigenerazione delle ferite e il riequilibrio del sistema. Ciò evidenzia una delle caratteristiche principali del Reiki (e di tecniche similari), che lo rendono davvero efficace, vale a dire il fatto che praticante e ricevente traggono entrambi beneficio dal trattamento.

Il Reiki non appartiene a nessun sistema di credenze

E' interessante sottolineare che il Dr. Becker ha effettuato il proprio studio su un campione di individui appartenenti a culture differenti e tutti, indipendentemente dal loro sistema di valori e credenze, hanno riportato i medesimi risultati. Un aspetto importante relativamente alla diffusione del Reiki nel mondo, infatti, è proprio il fatto che il Reiki non impone nessun credo o adesione ad un particolare sistema di valori e può essere quindi praticato indipendentemente da quello che è il proprio retroterra culturale o il credo religioso.

Ne possiamo concludere che il Reiki si adatta perfettamente ad ogni persona, indipendentemente dal suo sistema di valori e credenze e che Reiki e medicina ufficiale non solo sono compatibili, ma possono essere due strumenti complementari perfetti per promuovere la salute e il benessere nell’individuo.

Come la scienza misura il Reiki

James L. Oschman, noto biofisico e biologo statunitense, nei suoi libri Energy Medicine: The Scientific Basis e Energy Medicine in Therapeutics and Human Performance ci spiega gli effetti delle terapie energetiche sul corpo. I tessuti viventi, come cuore, muscoli, cervello e gli organi in genere, sono conduttori di elettricità.

Ora, la legge di Ampère, una delle leggi fondamentali della fisica, ci spiega che le correnti elettriche che passano attraverso i conduttori – fili, ma anche, ovviamente, tessuti viventi – producono un campo magnetico nello spazio circostante. Ne consegue che, sempre per le leggi della fisica, le correnti elettriche che scorrono attraverso i tessuti viventi creano un campo magnetico attorno al corpo, che viene detto campo biomagnetico.

Oggi gli effetti dei campi magnetici sugli organismi viventi vengono studiati dalla magnetobiologia e misurati attraverso strumenti molto sofisticati come il magnetometro e lo SQUID (dispositivo superconduttore a interferenza quantistica). Ma non dimentichiamoci che da tempo la scienza e la medicina ufficiale, in Occidente, utilizzano strumenti diagnostici basati sull’utilizzo dell’energia e del campo biomagnetico, come tac, risonanza magnetica, tecarterapia, laser, elettrocardiogramma ed elettroencefalogramma.

In sostanza Oschman osserva che i campi elettromagneticiprodotti dalle mani di un operatore Reiki possono indurre flussi di corrente nei tessuti e nelle cellule dei soggetti attorno a lui. E conclude affermando che l’energia curativa prodotta da un dispositivo medico o proiettata dal corpo umano ha una frequenza o un insieme di frequenze specifiche che vanno a stimolare la riparazione dei tessuti.

Reiki, scienza e il campo amplificato del cuore

Gli studi effettuati da Rollin McCraty, dell’HeartMath Institute, The Electricity of Touch: Detection and Measurement of Cardiac Energy Exchange Between People, confermano l’efficacia della compassione e dell’intenzione amorevole nell’amplificare il campo elettromagnetico.

Il cuore genera il più ampio campo elettromagnetico del corpo, 5000 volte più potente di quello prodotto dal cervello, e può essere misurato anche a distanza dal corpo con strumenti appositi.

McCraty, misurando i campi elettrici di due persone che si tengono per mano o si toccano delicatamente, come farebbe appunto un operatore Reiki, osserva che l’energia elettromagnetica prodotta dal cuore di una persona si trasferisce e si manifesta nel campo biomagnetico dell’altra. McCraty dimostra quindi che esiste una correlazione diretta tra stato emotivo e range di frequenza dei segnali elettrici del cuore.

Di conseguenza, un intento amorevole, insieme a sentimenti di apprezzamento, gratitudine e compassione sono in grado di produrre nel cuore un range di frequenze, che si manifesta nel campo elettromagnetico della persona raggiungendo e dando beneficio alle cellule del corpo. Se questa condizione viene mantenuta, la frequenza è talmente potente da modificare la struttura dell’acqua e del nostro DNA. E’ per questo motivo che, durante un trattamento Reiki, è importante che l’intenzione dell’operatore sia amorevole, pura e sincera e che il trattamento si svolga in stato meditativo. In questo modo, l’energia sarà più coerente e i risultati migliori.

Come la scienza spiega i Simboli Reiki

Oschman spiega anche in che modo la semplice visualizzazione di un Simbolo Reiki sia in grado di creare campi elettromagnetici misurabili attraverso il processo fisiologico dell’amplificazione.

Infatti, ogni immagine che cade sulla retina dell’occhio si traduce in un’attività elettrica che, attraverso il nervo ottico, viaggia verso i lobi del cervello, mentre la luce sulla retina si traduce in impulsi sulla corteccia occipitale. Si verifica quindi il fenomeno dell’amplificazione, in quanto gli stimoli visivi vengono raccolti da aree della corteccia occipitale infinitamente più ampie rispetto all’area della retina.

Inoltre, poiché i nervi della retina sono collegati a diversi altri nervi, l’energia elettrica si propaga in un’area molto vasta e i campi elettromagnetici prodotti dall’attività neurale del cervello non si limitano alla testa, ma si diffondono in tutto il corpo attraverso il sistema nervoso, il tessuto connettivo e il sistema circolatorio. Ne consegue che visualizzare un simbolo è un’attività neurale che produce significativi e misurabili campi elettromagnetici.

“L’efficacia è la misura della verità”

Questa frase esprime un concetto che mi risuona molto e che oggi desidero condividere con te. “L’efficacia è la misura della verità” è “Pono”, il 7° principio dell’Huna, l’antica filosofia hawaiana che ci invita a riconnetterci con la nostra parte più saggia e profonda.

Oggi abbiamo parlato di Reiki e scienza illustrando solo alcuni dei moltissimi studi, ricerche ed esperimenti condotti, negli anni, sul Reiki. Ma la vera efficacia la puoi sperimentare soltanto tu, “dal vivo”. Solo in questo modo potrai godere degli straordinari benefici di un trattamento Reiki sul tuo corpo e sulla tua mente!