L’Estate in Medicina Cinese è associata all’elemento Fuoco, al colore rosso, alla coppia organo/viscere Cuore – Intestino Tenue, al sapore amaro, all’emozione Gioia.
Siamo al culmine dello Yang. Il Qi climatico dell’estate è il caldo, il tessuto sono i vasi sanguigni e il liquido corporeo è il sudore. L’organo di senso è la lingua, il senso è il gusto. Il timbro di voce è chiaro e squillante. I soggetti di costituzione Fuoco sono a volte logorroici e parlano molto velocemente, come delle mitragliatrici alzando spesso, senza nemmeno rendersene conto, il tono della loro voce.
Il fuoco dell’estate influisce anche sul nostro stato emotivo. Gioia, allegria e voglia di vacanze, sicuramente. Ma anche, soprattutto in soggetti predisposti, l’acutizzarsi di ansia e attacchi di panico.
Vediamo insieme cosa ci dice la Medicina Cinese e come fare a goderci al massimo la bella stagione imparando a gestire al meglio le nostre emozioni.
L’Estate, in Medicina Cinese, è il periodo di massimo Yang. In estate, l’energia si espande verso l’esterno, in un movimento di apertura. Tutto tende all’esteriorizzazione. Proprio come noi: colori vivaci, voglia di divertimento, spensieratezza, relazioni, compagnia, risate.
L’Estate in Medicina Cinese è legata all’elemento Fuoco che, per sua stessa natura, è mutevole e in espansione verso l’alto (come la fiamma). Il Fuoco è calore e, come l’estate, stagione in cui si manifesta, ci invita a trascorrere più tempo all’aperto godendo del fiorire della natura e della luce del sole.
Sole, luce e calore, se siamo in pace e in armonia con noi stessi e con l’ambiente che ci circonda, ci riempiono di gioia e vitalità. Ci svegliamo prima al mattino, siamo più attivi ed energici, godiamo di maggior buonumore e voglia di fare.
L’Estate, in Medicina Cinese, è associata all’organo (Zang) Cuore, che ha, come funzione principale, quella di pompare il sangue in tutto l’organismo.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, Il Cuore è la sede dello Shen. Le emozioni, quindi, intese come energie mentali, da qui si propagano, attraverso il sangue, nell’organismo e ne influenzano il funzionamento. E’ così che la qualità delle nostre emozioni può nutrire o danneggiare i nostri organi (intesi, ovviamente, in senso energetico).
L’emozione associata al Cuore è la Gioia. Possiamo quindi affermare che “il cuore sente la Gioia” ma la Gioia eccessiva si trasforma in ansia e bramosia e può nuocere al Cuore.
Se l’energia del Cuore è in equilibrio, il Sangue circola facilmente e noi siamo in armonia, anche sul piano emotivo. Se, al contrario, il Cuore è in deficit o in eccesso a livello energetico, il Sangue non circola correttamente e andremo incontro ad uno squilibrio. Infatti, se l’energia del Cuore è in eccesso, tenderemo a un riso sfrenato e immotivato, a scarsa concentrazione, eccitazione della mente e ipersensibilità. Se, al contrario, l’energia del Cuore è in deficit, tenderemo a insonnia, irrequietezza, inquietudine, timidezza e autocommiserazione.
Per noi occidentali, associare l’emozione “gioia” a uno stato di benessere e positività è un fatto del tutto naturale. In Medicina Tradizionale Cinese, invece, la salute è uno stato di perfetto equilibrio, un fluire armonioso del sangue, delle emozioni e delle energie del corpo e della mente.
Il Qi, l’energia che scorre nell’organismo, è strettamente connesso allo Shen, una sostanza vitale sottile, quasi immateriale che, con il suo fluire nel corpo, ci dona forza e vitalità.
Uno Shen armonioso dipende dall’equilibrio di tutti gli organi, ma in particolare dal Cuore, dove trova dimora, e che in un certo senso può essere considerato l’organo principale per i Cinesi, almeno dal punto di vista psichico – un po’ come il cervello per noi occidentali -.
Il Cuore è un organo molto importante in Medicina Cinese e riveste 6 funzioni fondamentali che influiscono sulle nostre emozioni e sul nostro equilibrio energetico.
Il Cuore alloggia e gestisce lo Shen (la Mente), inteso come la nostra parte più spirituale, la nostra consapevolezza, la nostra coscienza. Lo Shen, sostanza molto Yang, tende a risalire verso il cielo e ha bisogno di essere ancorata e nutrita dal Sangue, sostanza molto Yin.
Il Cuore, organo essenziale alla vita, regola la circolazione del Sangue e il ritmo cardiaco. Se il Sangue circola con facilità, noi ci sentiremo vitali, energici, calmi e centrati.
Il Cuore governa il Sangue e la sua produzione. L’energia del Cuore (il Qi del Cuore), infatti, pompa il Sangue nei vasi e regola il ritmo delle pulsazioni; ad esempio, un polso troppo accelerato sarà conseguenza di un Cuore invaso da troppo Calore (agente patogeno esterno o interno), mentre un polso troppo lento sarà dovuto al Freddo (agente patogeno esterno o interno) che ha colpito il Cuore e ne ha rallentato il ritmo.
Il Cuore, in Medicina Tradizionale Cinese, è l’Imperatore che ha il compito di gestire tutti i nostri aspetti mentali ed emozionali, ci aiuta a prendere le decisioni finali in merito alle nostre azioni e a trovare la direzione giusta nella vita.
Il Cuore ha anche il ruolo di coordinare e armonizzare gli Shen degli altri organi (Hun, Po, Yi e Zhi) ma, per svolgere al meglio il proprio lavoro, non dovrebbe essere sovraccaricato da pensieri e preoccupazioni, ma al contrario, sempre “vuoto”, aperto a ricevere e nel flusso della vita.
Il Cuore ci aiuta a sentire quali emozioni ci danneggiano e su cosa, invece, puntare per conquistare uno stato di equilibrio, benessere e armonia nel corpo e nella mente.
Funzione del Cuore, quindi è anche quella di discernere ciò che è giusto per noi da ciò che invece è dannoso.
Lo stesso possiamo dire per il viscere accoppiato al Cuore, l’Intestino Tenue, il cui ruolo è quello di ricevere le sostanze impure che arrivano dalla digestione dello stomaco per trasformarle e procedere con la separazione del “puro” dall’”impuro”, assorbendo le sostanze nutritive indispensabili e espellendo le sostanze liquide e solide di scarto.
Abbiamo detto che l’emozione connessa al Cuore è la Gioia, ma qui dobbiamo fare una precisazione.
Per gli Orientali, il vero benessere è dato da una vita armoniosa ed equilibrata, senza eccessi di alcun genere. Ed è così che anche la Gioia, se in eccesso, si trasforma in bramosia e può nuocere al Cuore. La gioia eccessiva, in effetti, può causare un’agitazione che ci spinge alla continua ricerca di emozioni e stimoli forti.
Dalla bramosia all’ansia il passo è breve. Di conseguenza, quando si parla di ansia, in Medicina Tradizionale Cinese, si parla del Cuore. Perché l’ansia imprigiona il Cuore e gli impedisce di svolgere le sue normali funzioni.
In Medicina Tradizionale Cinese, l’ansia viene considerata una prigione per il Cuore.
La persona ansiosa non riesce a godere del momento presente e delle piccole e grandi gioie del quotidiano in quanto si trova come “sospesa” tra un passato che, in qualche modo, non è stato felice e soddisfacente, e un futuro per il quale teme il ripetersi di quanto già vissuto nel passato.
Potrà quindi soffrire di insonnia – tipico è il caso di chi non riesce ad addormentarsi la sera in quanto troppo preso dalle preoccupazioni per il futuro – e manifestare vari disturbi a livello somatico, quali, ad esempio:
tachicardia
palpitazioni
sudorazione eccessiva
tremolii
vertigini
capogiri
emicrania
nausea
disturbi gastrointestinali.
In alcuni casi, questi sintomi sono connessi ad una situazione ben precisa, ma molto spesso si tratta di un’ansia anticipatoria senza alcun motivo evidente, come se si temesse il verificarsi di un’imminente disgrazia alla quale, tuttavia, non si è in grado di attribuire un nome specifico.
Situazioni come stress, forti preoccupazioni e burnout da eccesso di lavoro, se perdurano nel tempo, possono dar luogo al cosiddetto “vuoto di Cuore”, un disturbo che si manifesta con:
forte ansia
irrequietezza
insonnia
sudorazione notturna
palpitazioni
sensazione di calore al viso
rossore alle guance
sensazione di bocca amara e gola secca
scarsa volontà e gioia di vivere.
Inoltre, se Cuore e Intestino Tenue sono in squilibrio, il loro Qi non sarà più in grado di assolvere alle normali funzioni fisiologiche, e quindi si avrà uno squilibrio energetico che potrà portare alla comparsa di sintomi legati agli apparati ad essi correlati.
Tachicardia
Palpitazioni
Irregolarità del ritmo cardiaco
Sensazione di stanchezza e mancanza di fiato
Inquietudine, ansia e agitazione che peggioreranno di sera
Vertigini e capogiri
Difficoltà di concentrazione
Attacchi di panico
Pallore di viso e labbra
Insonnia, difficoltà ad addormentarsi e/o sonno leggero con risvegli frequenti
Sudorazione notturna con sensazione di calore a mani, piedi e petto
Sensazione di bocca amara
Viso e guance rosse, tendenza alla couperose
Sete eccessiva
Gonfiore e dolore addominale
Meteorismo
Urine scarse e scure.
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