Darshanatura - Buoni propositi per l'anno nuovo immagine in evidenza
I buoni propositi per l’anno nuovo
3 Gennaio 2023
Darshanatura-Reiki-e-animali
Reiki agli animali
28 Gennaio 2023

Blue Monday

Storia e significato del giorno più triste dell'anno

L’espressione inglese “Blue Monday” (lunedì triste) sta ad indicare quello che, per gli abitanti dell’emisfero boreale, viene considerato il giorno più triste dell’anno, ovvero il terzo lunedì del mese di gennaio, che cade tra il 15 e il 21 del mese.
Le feste di Natale sono ormai un ricordo, la gioia per l’arrivo dell’anno nuovo si è già affievolita e ora una nube di tristezza incombe su tutti noi. E’ il Blue Monday. Ma è davvero così? Vediamo insieme storia e significato del Blue Monday riflettendo sul senso più profondo di questo giorno così particolare.

Blue Monday: Perché "Blue"?

"Blue Monday" significa “lunedì blu”, cioè “lunedì triste”. In inglese, infatti, molto spesso il blu viene associato al concetto di tristezza e malinconia.
Ma da dove nasce questa associazione così particolare? L’origine sta in alcuni versi del poeta inglese Geoffrey Chaucer che, in “The Complaint of Mars”, del 1385, scrive: “Wyth teres blewe and with a wounded hert”, ovvero: “With tears blue and with a wounded heart”, che possiamo tradurre con “delle lacrime blu e un cuore ferito”.
Nel 1785, questa espressione veniva registrata nell’A Classical Dictionary of the Vulgar Tongue di Francis Grose.
Nel 1807 l’espressione “blue devils” veniva utilizzata da Washington Irving per descrivere qualcosa di inquietante, triste e minaccioso.
Dell’associazione tra il colore blue e la tristezza troviamo traccia anche nel Dictionary of Americanisms di Barrett.

La storia del Blue Monday

Per “Blue Monday” si intende il terzo lunedì del mese di gennaio, giorno ritenuto il più triste dell’anno. Ma perché proprio Blue Monday? E perché a gennaio? L’introduzione del Blue Monday, resa nota in un comunicato stampa del canale televisivo britannico Sky Travel nel 2005, è stata attribuita a Cliff Arnall, psicologo statunitense dell’Università di Cardiff, che avrebbe calcolato la data attraverso un’equazione, essendosi reso conto che i clienti avevano la tendenza a prenotare viaggi quando erano maggiormente tristi e di malumore.
Secondo tale teoria, infatti, il Blue Monday corrisponde al giorno in cui le persone avvertono più tristezza in quanto il cervello, a livello inconscio, registra la fine delle vacanze invernali e il ritorno alla routine di tutti i giorni.
Tuttavia, in seguito, il giornale The Guardian, che aveva seguito l’intera vicenda, ha pubblicato un comunicato stampa con il quale l’Università di Cardiff prendeva le distanze dallo psicologo Cliff Arnall e dalla sua teoria, che veniva perciò ritenuta priva di fondamento.

Il Blue Monday: una geniale trovata pubblicitaria

Il concetto del Blue Monday, utilizzato più volte da varie società a scopi pubblicitari è stato un vero e proprio colpo di genio per spingere le persone a prenotare nuove vacanze. Infatti, dopo aver scoperto che le probabilità che i clienti prenotassero i viaggi aumentavano considerevolmente nei periodi di tristezza e malumore, l’idea geniale era spingere le persone a prenotare un bel viaggio per combattere la tristezza dovuta alla fine delle vacanze precedenti. E cosa c’era di meglio che fornire una motivazione scientifica alla tristezza post-festività per dare credibilità al bisogno di prenotare viaggi verso nuove destinazioni?
Il Blue Monday, quindi, resta una straordinaria trovata pubblicitaria che si nasconde dietro la maschera di “pseudo-verità scientifica” e che continua ad allettare persone di tutto il mondo, alla ricerca di viaggi e attività che possano favorire la “ripresa” dopo questo giorno così triste e malinconico.

“Se vuoi essere triste nessuno al mondo può renderti felice.
Ma se decidi di essere felice nessuno e niente può toglierti la felicità!”

Paramahansa Yogananda

Perché la fine delle vacanze genera tristezza?

Indipendentemente dal Blue Monday, per molte persone la fine delle vacanze porta con sé una fase di tristezza, malinconia e rimpianto. Come se coincidesse con la fine del divertimento e della libertà. Come se significasse rientrare in prigione.
In realtà, niente e nessuno può renderti triste senza il tuo permesso. Se la fine delle vacanze ti genera uno stato di malinconia e tristezza che si protrae per giorni significa che c’è qualcosa da rivedere nella tua vita e nel tuo modo di affrontarla. O magari che stai subendo una vita che non è la tua. Un lavoro che non ami. Relazioni difficili. Una situazione di stallo o di blocco. Niente, tuttavia, che non si possa trasformare. Ma questo dipende solo e soltanto da te.
Quando facevo un lavoro che non mi apparteneva, uno degli aspetti che più mi hanno aiutata a riflettere è stato quello di osservare dall’esterno i miei colleghi, come se fossi a teatro. Cosa notavo? Innanzitutto, che si ripetevano, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno gli stessi, identici schemi. Non si trattava tanto di Blue Monday quanto di una condizione di tristezza e insoddisfazione perenne che portava a lamentarsi ciclicamente, con rimpianto, alla fine di ogni vacanza, così come al termine di ogni weekend. In attesa della vacanza o del weekend successivo.
Così, ad un certo punto mi sono chiesta: “Ma la vita può davvero essere solo questa?” e “Cosa voglio davvero essere e diventare?” e da lì è stato il mio primo passo verso quella trasformazione che mi ha portata, oggi, a vivere con gioia ogni momento della mia vita, che si tratti di vacanza oppure no. Ed è così che oggi metto a disposizione la mia esperienza e i miei studi per aiutare in particolare quelle persone che fanno fatica a trovare il proprio posto nel mondo. A sentirsi realizzati. A sentirsi appagati e felici. Perché la vita è molto più di una vacanza che inevitabilmente finisce. E se impari a far risplendere la luce che hai dentro per creare la vita che vuoi, nel profondo, la tua stessa vita sarà fonte di gioia, che tu sia in vacanza oppure no.

Fai risplendere la tua luce
con la Naturopatia Psicosomatica Vibrazionale!

Ti senti spenta, stanca, delusa? Hai un lavoro che non ti piace e non ti appartiene ma non riesci a lasciarlo? Hai difficoltà a trovare la tua strada o non sai come valorizzare i tuoi talenti? Ti senti inutile, insicura, triste? Ti chiedi se la vita sia tutta qui? Ti butti nei viaggi perché sono l’unico modo che conosci per evadere da una vita che non ti appartiene più? Vivi il rientro dalle vacanze con tristezza e rimpianto, in attesa delle prossime?
La Naturopatia Psicosomatica Vibrazionale ti aiuta a ritrovare il tuo centro, a valorizzare i tuoi talenti, a scoprire e riscoprire quella che è la missione della tua anima e a riconquistare benessere, armonia, vitalità ed entusiasmo. Per diventare la miglior versione di te!