
I cinque principi Reiki
Per la stesura dei 5 principi del Reiki Mikao Usui è stato ispirato da una frase della pagina iniziale presente nel libro «Kenzen-no-genri» («Il Principio del Suono»), scritto dal Dottor Suzuki Bizan e pubblicato il 28 dicembre 1914 (terzo anno del periodo Taisho).
Mikao Usui consigliava di ripeterli a voce alta e di farli vibrare nel proprio cuore ogni mattina e ogni sera, stando seduti rilassati con le gambe nella posizione del loto, con le mani incrociate sul cuore e poi giunte nella posizione chiamata Gassho.
Per eseguire questa pratica meditativa vi consigliamo di adottare un atteggiamento spirituale di concentrazione basato sul respiro, sull’ascolto del proprio Sè e di aprire la vostra mente e il vostro cuore.
Kyo Dake Wa
Solo per oggi
Kyo Dake Wa ci insegna a stare nel qui e ora e a vivere, con consapevolezza, il momento presente.
Infatti il passato è passato, il futuro non è ancora e non lo conosciamo.
Tutto ciò che esiste è l'infinito momento presente.
Ikaruna
Non ti arrabbiare
Il Primo Principio Reiki ci invita a rispondere agli eventi della nostra vita senza farci toccare, anziché reagire come banderuole al vento, il cui umore dipende dal comportamento degli altri o dagli eventi che si verificano nella nostra vita.
E, se ti succede di arrabbiarti per qualcosa, almeno fa in modo che la tua rabbia sia funzionale alla situazione che stai vivendo e che non si trasformi in rancore e risentimento, emozioni tossiche, disfunzionali e dannose alla tua salute.
Shinpai Suna
Non ti preoccupare
Pre-occuparsi significa "occuparsi prima" di qualcosa che ancora non è accaduto.
Ma perché, se ancora non è avvenuto, continuiamo a preoccuparci? Semplice!
Perché il nostro inconscio teme che eventi dolorosi del passato - ricordi - si possano riprodurre nel futuro.
E così viviamo sospesi tra i ricordi (dolorosi) del passato e l'ansia per un futuro che non esiste.
Ma in questo modo, ancora una volta, ci dimentichiamo il fondamento dei 5 Principi del Reiki, KYO DAKE WA - Solo per oggi - che ci invita a stare nel QUI E ORA, nell'infinito momento presente.
E allora, fai progetti per il futuro, impegnati seriamente per realizzarli, ma poi...
VIVI, CON PACE e SERENITA', IL MOMENTO PRESENTE, l'unico che esiste veramente!
Kansha Shite
Sii grato
Il Terzo Principio del Reiki ci ricorda l'importanza della GRATITUDINE, in ogni ambito della nostra vita.
La prima cosa per cui devi essere grato è il fatto di essere vivo e di poter godere di quel meraviglioso Dono che è la Vita.
Ogni mattina, quando ti svegli, RINGRAZIA l'Universo e chiediti cosa puoi fare, tu, per rendere meravigliosa e speciale la giornata.
Ogni sera, prima di andare a dormire, in Gassho, ringrazia l'Universo per la giornata appena trascorsa e per gli insegnamenti ricevuti.
Go Wo Hage Me
Lavora diligentemente
Il Quarto Principio del Reiki, "Lavora diligentemente" ci ricorda quanto sia importante impegnarsi nella propria missione di Vita.
E' vero, a volte può sembrare di non conoscerla, di non averla (ancora) trovata...
E cosa fare, invece, se il tuo lavoro non corrisponde pienamente alle tue aspirazioni?
Lavora diligentemente, con la consapevolezza che la tua opera, qualunque essa sia, è importante e necessario per la collettività.
Hito Ni Shinsetsu Ni
Sii gentile con gli altri
Il Quinto Principio del Reiki, "Sii gentile con gli altri" è un elogio alla gentilezza d'animo.
Coltivare la gentilezza e avere un atteggiamento compassionevole verso il prossimo non ha niente a che vedere con l'atteggiamento di compiacenza verso qualcuno per "ottenere" qualcosa.
Essere compiacenti, anche solo per ricevere attenzioni, è un trucchetto che utilizza a volte il nostro bambino interiore per sentirsi amato e gratificato.
Si tratta di un meccanismo inconscio ed istintivo per riparare alle ferite interiori, ma non porta a nulla.
Il Maestro Usui qui fa piuttosto riferimento alla vera gentilezza, quella che nasce nel cuore.
Hai mai notato quanto un sorriso, una parola gentile, un gesto amichevole possa trasformare le relazioni e rendere speciale una giornata "qualunque"?